Rievocazione del rituale della “Parentezza”
La scena che appare agli occhi dei partecipanti prevede una tavolata apparecchiata con al centro i fidanzati e ai lati i loro rispettivi genitori e parenti, tutti vestiti rigorosamente con costumi tradizionali e ornati di gioielli autentici, appartenenti alla prestigiosa Collezione Scasserra.
Il banchetto è caratterizzato dagli stessi cibi rituali che venivano consumati in tale circostanza che vengono spiegati man mano che le pietanze vengono servite al tavolo dei figuranti e ai tavoli degli ospiti. Nella civiltà agricola-pastorale gli elementi principali di un convivio erano i farinacei e le carni di pecora che, in queste speciali ricorrenze assumevano anche un significato sacrale come il gran numero delle portate servite.
La “parentezza” era un antico rituale della civiltà contadina del Molise interno che si è perpetuato in alcuni paese dell’area del Matese fino agli anni ’80 del 1900. Si tratta di un banchetto cerimoniale in cui le due famiglie dei fidanzati ufficializzavano il loro fidanzamento attraverso una serie di riti, patti, gesti simbolici, pegni d’amore e doni di promessa.
Antonio Scasserra ha ripreso questa usanza, a cui ha partecipato personalmente da bambino, trasportandola in chiave scenica attraverso un educational volto alla conoscenza di un aspetto molto importante della civiltà contadina di un tempo ma oggi poco o per niente conosciuto.
La rappresentazione si svolge come spettacolo in luoghi pubblici oppure come esperienza sensoriale turistica in ristoranti, alberghi e agriturismo che permettono la partecipazione più intima e coinvolgente di gruppi organizzati.
Il pranzo è scandito da un cerimoniale ben preciso che prevede, tra una portata e l’altra, l’entrata in scena di genitori e parenti a cui sono affidati compiti ben precisi, alcuni dei quali coinvolgono in maniera diretta anche il pubblico presente che diventa parte attiva della scena.
Un ruolo molto importante è riservato ai costumi e ai gioielli che vengono spiegati con dovizia di particolari e fatti passare per le mani dei convenuti.
L’atmosfera è resa ancor più suggestiva dal suono di organetti, zampogne e ciaramelle che suonano melodie antiche mentre figuranti e spettatori degustano le pietanze preparate proprio come un tempo.
Una volta terminato il pasto e concluso i patti prematrimoniali i figuranti insieme agli ospiti brindano alla salute della nuova coppia che si verrà a formare con il matrimonio.